mercoledì 28 marzo 2007

Iscrizioni per il BJJ Naples Open 2007

Si comunica che nelle categorie Open cinture Bianche e Blu per il primo classificato è in palio un bellissimo Gi della FIGHT FOR FUN (Gentilmente offerto da Freddy Linhares e dalla Gracie Barra Torino)



La manifestazione è sotto il patrocinio del

centro sportivo educativo nazionale


Si ricorda a tutti quelli che non avessero ancora provveduto alla isrizione allo CSEN tramite la propria associazione di comunicare tramite mail al bjjnaplesteam@gmail.com nome cognome e data di nascita entro giovedì 10 maggio. Non ci saranno costi aggiuntivi, l'iscrizione allo CSEN è compresa nei 30 euro di iscrizione alla gara, ci dispiace per la comunicazione tardiva, ma l'affiliazione è necessaria per questioni legislative.


Seconda fase del Campionato Italiano sperimentale di Brazilian Jiu Jitsu


Iscrizione Online obbligatoria per tutti i partecipanti.
Le iscrizioni si chiuderanno domenica 6 maggio.


Lista iscritti categorie maschili

Lista iscritte categoria femminile

per problemi tecnici o correzioni potete scrivere al seguente indirizzo: bjjnaplesteam@gmail.com
indicando come oggetto della mail il seguente subject:
bjj2007

Regolamento di gara

"Un grazie alla Gracie Barra Torino per l'aiuto e la disponibilità, in
particolare a Giuseppe!"

BJJ Naples Open 2007

Il giorno 13 Maggio 2007 si terrà a Napoli un torneo di Brazilian Jiu Jitsu.
Le gare inizieranno alle ore 11, e il controllo del peso verrà effettuato alle ore 10:00 insieme alla conferma delle iscrizioni.
Sono invitati alla partecipazione i membri di tutte le accademie di BJJ italiane e non. Il regolamento di gara sarà identico a quello del campionato europeo. L'organizzazione è a cura della Rogerio Olegario Team Napoli. Con la collaborazione di Italian Connection e Gracie Barra Italia.
Luogo: Palavesuvio di Ponticelli (già sede degli assoluti di Judo) Via Argine 927 nella Palestra A. provvista di spogliatoi, docce, servizi, e 464 posti in tribuna.

Il torneo è riservato alle seguenti categorie:
Categorie maschili cinture bianche e blu -64 -70 -76 -82.300 -88.300 oltre 88.300 Open Class
Categoria maschile cinture viola – Open Class
Categorie femminili – cinture bianche e blu Open Class
N.B. il peso verrà effettuato con il Gi addosso.
la quota di partecipazione è di 30 Euro.
Per info chiamare il 335 8250400 Marco Galzenati o scrivere a bjjnaplesteam@gmail.com

Per dormire:

Ostello di via piedigrotta a mergellina tel.081.7612346 NAPOLI@OSTELLINLINE.ORG
Camere da 15 a 22 euro a persona (è un po distante dal palazzetto ma economico e pulito, bisogna però prenotarsi per tempo se no si rischia di non trovare posto).

Bed and breakfast

Hotels

Cartine del luogo della gara e Ostello:

Ostello Palavesuvio Palestra

Palavesuvio Mappa

lunedì 26 marzo 2007

Naga Miami Tournament


Semifinale


Finale



Shawn Emhe vince nella categoria dei medio massimi cinture blu al prestigioso torneo Naga, (North American Grappling Association) di Miami, maggiori info sul torneo a questo link Naga Miami Tournament

martedì 20 marzo 2007

Torino Brazilian Jiu Jitsu tournament




Buona prestazione degli atleti del Rogerio Olegario Team Napoli alla prima fase del campionato italiano sperimentale di Jiu Jitsu Brasiliano, Francesca Morra si classifica prima nella categoria Open femminile, Shawn Emhe è bronzo nella classe blu -88, mentre il gruppetto delle cinture bianche con soli quattro mesi di pratica alle spalle riesce a conseguire un argento e un bronzo, infatti Renato Avallone si classifica 2° nelle bianche - 94 mentre Marco Marelli e 3° nelle bianche -82. Ottima l'organizzazione della Gracie Barra Torino, che conferma di essere uno dei team più attivi e impegnati in Italia. Eccellente anche l'arbitraggio di Alexandre “Batatinha” Vasconcelos, Fabrizio Manzo e Andrea Baggio che si sono alternati instancabili sui due tappeti dell'evento. Un grazie a tutti i ragazzi che si sono cimentati nelle competizioni esprimendo un ottimo livello tecnico, in quella che sicuramente verrà ricordata come la prima competizione Italiana di Brazilian Jiu Jitsu di livello Europeo.







mercoledì 7 marzo 2007

Rogerio Olegario in stage


* Sabato 24 marzo - ore 15.00/18.30 Brazilian Jiu Jitsu
* Domenica 25 marzo ore 10.00/13.30 Submission Wrestling

Località: Napoli palestra Eagle Gym via Andrea d’Isernia 28 - Uscita tangenziale Vomero (Metro Mergellina – Cumana corso Vittorio Emanuele)

Costo: per un giorno 20 euro per 2 giorni 30 euro
Referente: Marco Galzenati - 3358250400

martedì 6 marzo 2007

Campionato Italiano di Submission Wrestling Olimpica

Ottima prestazione alla seconda tappa del Campionato Italiano di Submission Wrestling Olimpica dei due bravi atleti del Rogerio Olegario Team Roma, Anacoreta Luca si classifica primo nei -68 vincendo tutti i tre incontri per finalizzazione mentre Anacoreta Fabio 3° nei -78.







Arti marziali: quale scegliere?
( ma soprattutto come scegliere )


Molto spesso mi è capitato di incontrare persone che avendo intenzione di iniziare la pratica di un arte marziale o di uno sport di combattimento, mi hanno chiesto quali ritenessi più adatte alla difesa personale e al combattimento reale. Ho deciso dunque di scrivere questo breve articolo, che più che fornire una risposta univoca e probabilmente parziale, offra dei punti di riferimento e degli spunti attraverso cui poter da soli ragionare sui fatti, ed acquisire informazioni utili a farsi un’ idea propria.

Partiamo dalla considerazione che il mondo delle arti marziali è pieno d’istruttori e maestri che non hanno mai affrontato né combattimenti reali né combattimenti sportivi, e di arti marziali che non hanno mai dato prova della loro efficacia in combattimenti di arti marziali miste, per cui è doveroso ed utile dare delle linee di riferimento per scegliere una disciplina marziale che proseguendo nella pratica si riveli consona alle nostre aspettative.

Premettiamo che si può iniziare una pratica marziale per motivi differenti dall’efficacia e dalla difesa personale reale, quali: educazione dell’individuo, formazione del carattere, ricerca spirituale, interesse per la cultura d’origine delle arti marziali studiate.
Vedremo in seguito come anche alcuni di questi altri aspetti siano “inaspettatamente” legati ai parametri di efficacia dell’arte marziale praticata.

Le arti marziali che ci interessano si possono sommariamente dividere in tre grandi gruppi:

• grappling (forme di lotta senza percussioni con o senza Judogi)
• striking (forme di lotta con percussioni a contatto pieno)
• miste (che comprendono striking e grappling).

Analizziamo i requisiti che maggiormente influenzano l’efficacia di una forma di combattimento:

• il primo requisito che rende un qualsiasi tipo di combattimento maggiormente efficace indipendentemente dalle tecniche usate è la presenza nella pratica d’allenamento dello sparring libero. Lo sparring libero consente di provare la nostra capacità di mettere in pratica le tecniche, e l’efficacia delle tecniche stesse su avversari non cooperativi, che si oppongono attivamente con tutte le loro forze e la loro intelligenza ai nostri attacchi.
Questo rappresenta senza dubbio il primo requisito essenziale di una pratica marziale che ha come obiettivo l’efficacia.

• Secondo requisito è la presenza nella pratica marziale dell’elemento sportivo agonistico, in altre parole la possibilità di affrontare forme di combattimento regolamentate, con avversari che non conosciamo, in un contesto competitivo che metta alla prova le nostre capacità mentali, di tenuta allo stress, di concentrazione e di distacco emotivo, ecc..

• terzo requisito è la presenza d’atleti nelle competizioni di Mixed Martial Arts che abbiano nel loro background l’arte marziale da noi prescelta. Per esempio: arti marziali come tutti i diversi tipi di boxing, la lotta libera ed il Brazilian Jiu Jitsu sono ottimamente rappresentate nelle competizioni miste.

Questi tre parametri sono quelli che influenzano al 95% l’efficacia di una forma di combattimento in situazioni di combattimento reale quali ad esempio la difesa personale.
Discorso a parte per quel che riguarda la difesa personale, è da dedicare alle strategie comportamentali, e alle migliori tattiche da scegliere in base alla situazione specifica, che in ogni caso richiedono una certa dose di buon senso, e andrebbero trattate più come forma di training psicologico.

Ci sono tre principali filoni di critiche a questa visione delle cose, che spesso s’intersecano tra loro creando divertenti diversioni sul tema.

Il primo è quello del tipo: “…le tecniche che studiamo noi sono troppo pericolose perché siano messe in pratica realmente …”, da cui si evince che non c’è modo di provare la reale efficacia delle stesse.

Il secondo: “… questo tipo d’arte marziale ripudia ogni forma di violenza e per questo essendo troppo buoni, non possiamo dimostrarne tutta la grande potenza…”.

Il terzo: “… il fine di quest’arte marziale non è il combattimento, e quindi la violenza, ma l’evoluzione spirituale, l’armonia universale, il divertimento ecc…”.

Queste tre porte hanno in comune l’addurre una scusa per evitare il confronto in strutture non gerarchizate (rapporto maestro-allievo), in cui invece spesso il confronto c’è, ovviamente nel massimo rispetto del maestro….

Da queste tre porte si entra di solito direttamente nella dimensione mitologica mistica in cui è sempre presente una ottima dose di culto della personalità di capiscuola, maestri e fantomatici combattenti del passato, o del presente, di cui non è mai possibile chissà perchè vedere nessun filmato che li ritragga in azione, e che sono sempre usati come spauracchio a difesa dell’incapacità dei seguaci di turno di mettersi personalmente in gioco.

Altro punto particolarmente curioso è quello della pratica per motivi “anche spirituali” la famosa e ormai - aimè sigh! - ridicolizzata componente spirituale delle arti marziali, che tratterò per motivi di spazio sempre in poche battute ed in maniera riduttiva.
Chiunque si sia occupato con un minimo di serietà di meditazione e di metodi di risveglio spirituale, si sarà accorto di come la componente fondamentale di tutte queste pratiche sia il superamento, o che dir si voglia, la dissoluzione dell’ego.
Ora, se non la dissoluzione, per lo meno il ridimensionamento dell’ego, nella pratica marziale, nasce soprattutto dal confronto con l’altro, che con una proiezione, una sottomissione od un colpo ben assestato, ci ricorda come c’è sempre in delle situazioni e in dei momenti qualcheduno che si rivela migliore e più forte di noi, cosa che nella pratica senza sparring e senza agonismo non ci viene mai ricordata.
In effetti i record di ego più ipertrofici di cui sono stato testimone venivano sempre da maestri e praticanti che non avevano mai modo di confrontarsi con allievi ed avversari “per i soliti più disparati motivi” (vedi punti uno due e tre).

Molti sembra non si siano accorti della nascita delle Mixed Martial Arts, e nel paese natio di Machiavelli sembra che, su tutto, il non schierarsi sia la pratica d’elezione.
Gesù disse: “… Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre…”, come dire, prima o poi la verità viene a galla …bisogna solo avere pazienza…